L'annuncio è stato dato oggi dalla Commissione europea, che ha fissato la data di inizio, spiegando in un comunicato che "a partire dal 12 ottobre, gli Stati membri inizieranno a introdurre gradualmente il sistema nell'arco di sei mesi".

"Le autorità di frontiera registreranno progressivamente i dati dei cittadini di Paesi terzi che attraversano le frontiere. Entro la fine di questo periodo, il sistema sarà pienamente operativo in tutti i valichi di frontiera", cioè entro aprile 2026.

Il Sistema di ingresso/uscita (SES) è un sistema informatico automatizzato per la registrazione dei cittadini di Paesi terzi che viaggiano per soggiorni brevi (fino a 90 giorni) ogni volta che attraversano le frontiere esterne di uno dei Paesi europei che utilizzano il sistema, compreso il Portogallo.

Il sistema raccoglierà dati biometrici, come impronte digitali, immagini del volto e altre informazioni sul viaggio, sostituendo gradualmente l'attuale sistema di timbro del passaporto.

"Il SES modernizzerà e migliorerà la gestione delle frontiere esterne dell'UE e fornirà dati affidabili sugli attraversamenti di frontiera, individuerà sistematicamente i soggiorni fuori termine e i casi di frode di documenti e identità, contribuendo così a prevenire la migrazione irregolare e a proteggere la sicurezza dei cittadini europei", sottolinea l'esecutivo UE nel comunicato stampa.

La Commissione europea ritiene che "con l'aumento dei controlli automatizzati alle frontiere, viaggiare diventerà più semplice e sicuro per tutti", poiché "il nuovo sistema soddisfa i più elevati standard di protezione dei dati e della privacy, garantendo che i dati personali dei viaggiatori rimangano protetti e sicuri".

L'obiettivo di questa introduzione graduale è quello di consentire agli Stati membri dell'UE di iniziare a beneficiare del nuovo sistema, garantendo al contempo alle autorità di frontiera, al settore dei trasporti e ai viaggiatori interessati il tempo necessario per adattarsi alle nuove procedure.

Nei prossimi mesi, la Commissione europea, insieme all'Agenzia dell'Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, continuerà a monitorare l'implementazione del sistema.

Il SES coprirà 29 Paesi europei, compresi quelli dell'UE e associati a Schengen, l'area europea di libera circolazione.