Sul portale delle Comunità portoghesi, del Ministero degli Affari Esteri, si legge che "per i cittadini che si identificano con un genere non binario, la raccomandazione delle autorità nordamericane è di compilare i moduli e fare dichiarazioni all'arrivo con il genere con cui sono stati identificati alla nascita".

La sezione del portale dedicata ai consigli di viaggio ricorda che l'ingresso e il soggiorno nell'ambito del programma "Visa Waiver" sono limitati a scopi commerciali e turistici e a una durata massima di 90 giorni, oltre che al previo ottenimento dell'Autorizzazione Elettronica di Viaggio (ESTA).

"Si prega di notare che il possesso di un'ESTA o di un visto non costituisce un diritto automatico di ingresso negli Stati Uniti. La decisione finale spetta sempre all'agente di frontiera all'arrivo negli Stati Uniti", si legge nel testo.

Per "evitare malintesi nella comunicazione, si raccomanda ai viaggiatori di portare con sé la prova del viaggio di ritorno e di evitare di fare dichiarazioni false sugli scopi del loro soggiorno", e "si raccomanda inoltre a chiunque entri attraverso i porti o gli aeroporti degli Stati Uniti di evitare di attraversare le frontiere terrestri con il Canada e il Messico se intende lasciare gli Stati Uniti in seguito, in quanto il suo rientro potrebbe essere messo in discussione".

I cittadini portoghesi con passaporto a lettura ottica che presentano la prova dei mezzi di sussistenza e informazioni sull'alloggio non sono tenuti a ottenere un visto per un soggiorno inferiore a 90 giorni.

Altri Paesi europei hanno aggiornato le loro avvertenze, in particolare quelle relative all'identità di genere, in seguito ai casi di turisti trattenuti e alle preoccupazioni per l'inasprimento delle politiche sui visti e dei controlli sull'immigrazione negli Stati Uniti.

Almeno Germania, Regno Unito, Francia, Danimarca, Finlandia e Norvegia hanno modificato le loro raccomandazioni, presentando note simili a quelle del portale portoghese in relazione all'ESTA.

La Norvegia ha dichiarato che solo due generi (maschile o femminile) sono inclusi in una domanda di visto o nel modulo ESTA, poiché le autorità statunitensi riconoscono solo il sesso che una persona aveva "alla nascita", a seguito del decreto firmato in materia dal presidente Donald Trump nel suo primo giorno di mandato.

La Danimarca ha consigliato ai cittadini che hanno cambiato il proprio sesso sul passaporto o che sono registrati come "X" o indeterminato "di contattare l'ambasciata statunitense prima del viaggio in modo da essere consigliati su come procedere".

La Germania ha aggiunto che "precedenti penali negli Stati Uniti, false informazioni sullo scopo del soggiorno o il superamento della durata minima" del soggiorno potrebbero portare all'arresto, alla detenzione e all'espulsione.

Il sito web portoghese afferma che "la violazione di queste condizioni (relative all'esenzione dal visto), ossia fornire false dichiarazioni e superare il periodo legale di permanenza nel Paese, può comportare la detenzione e l'espulsione di qualsiasi cittadino da parte delle autorità americane preposte all'immigrazione".